Il fatto di poter procedere ad una classificazione delle anatomie mette l’Azienda in condizioni di tentare un’identificazione del mercato cui vuole rivolgere la propria offerta, secondo un criterio strettamente legato ai parametri che sottendono la progettazione del prodotto, che è nella sostanza lo studio del volume e della vestibilità: identificazione altrimenti impossibile. L’indumento va indossato e questo fatto essenziale prescinde da concetti più aleatori o di “moda”, quali il colore, l’immagine esteriore, ecc.: se una giacca veste male (si dice “cade” male) rimane invenduta ed appesa in negozio, che sia di Armani o che sia realizzata in cachemire!
Avere una rappresentazione morfologica ed antropometrica a cui destinare il prodotto significa procedere ad una sua progettazione in termini molto meno approssimativi, ottimizzata sotto il profilo industriale e con forti connessioni anche all’immagine stilistica associata all’indumento, per il fatto che non si può negare che determinate immagini stilistiche risultano adatte ad alcune Conformazioni piuttosto che ad altre: anche queste scelte possono essere valutate a priori su immagini realistiche in 3D.
E’ fondamentale rilevare il fatto che conoscere l’appartenenza ad una Conformazione Antropometrica significa avere in chiaro le proporzioni esistenti fra le misure fondamentali del corpo, vale a dire la loro distribuzione e, di nuovo, la forma da esse assunte: in pratica significa averne una concreta immagine tridimensionale.
In termini operativi l’ Azienda, avendo chiare le Conformazioni a cui destinare il proprio prodotto, ne ha una eccellente conoscenza quantitativa e qualitativa: attraverso l’utilizzo dei manichini base, i Formaxâ, corrispondenti alla media per ognuna delle Conformazioni Antropometriche scelte dal marketing quale Target a cui destinare il prodotto, ha la possibilità di mettere a punto le basi 2D, di montarle e collaudarne la corretta progettazione, applicandone successivamente e potendone verificare gli sviluppi matematici da utilizzare per la produzione industriale in serie.
In definitiva, attraverso le Conformazioni Antropometriche ed i Formaxâ, l’Azienda ottimizza la propria produzione in funzione del suo target, progetta e mette in produzione un prodotto che può essere collaudato ed ottimizzato coerentemente alle scelte di mercato effettuate, grazie alla disponibilità sia dello strumento di collaudo che di una metodologia utilizzabile nella pratica e di facile disseminazione in quanto reperibile su manuali di Formazione Professionale ed in Corsi di Formazione Tecnica.
Infine l’Azienda che distribuisce il prodotto, che cioè acquista da produttori Terzi, attraverso un riferimento volumetrico rappresentato dalle Conformazioni Antropometriche ed allo strumento di collaudo Formaxâ è in grado di controllare ed eventualmente verificare sotto il profilo della vestibilità la qualità del prodotto acquisito, assicurandosi, in tal modo, di immettere sul mercato indumenti in grado di garantire la medesima vestibilità, a parità di misure ed etichettatura, pur provenendo da produttori diversi: allo stato attuale questo tipo di controllo e di certezza qualitativa E’ IRREALIZZABILE.
La produzione di massa beneficerebbe dell’indiscutibile vantaggio di vedere immesso sul mercato un prodotto maggiormente mirato al consumatore, rispetto alla modalità corrente in cui si assiste sempre di più ad un impoverimento del contenuto tecnico/modellistico del prodotto di medio basso livello (il casual è nato per questa incapacità fisiologica della industria di massa), a vantaggio di un mercato di più alto profilo, il “su misura”, che pur assumendo tecnologie e processi produttivi d’avanguardia rimane pur sempre un mercato di nicchia, di alto costo e comunque al vertice (ristretto…) della piramide dei consumi.