Si tratta di un progetto a cadenza annuale di MM Company, agenzia di consulenza creativa, lanciato nel 2017 per promuovere i talenti e i brand più promettenti nell’ambito del fashion, product e interior design e alimentare una comunità di talenti creativi provenienti da tutto il mondo, riconoscendone il merito e favorendone la connessione con operatori, media e aziende. Diverse le categorie di partecipanti, dagli studenti, ai professionisti, alle aziende, premiando i progetti che si distinguono per la ricerca e l’innovazione nei materiali, nei processi produttivi e nella ricerca estetica, con la creatività che rappresenta l’elemento cardine di ogni progetto.
Letizia Alosa e la sua collezione “Lost Connections”
Letizia Alosa vince MM International Award, nella categoria studenti Gold Prize, premio che la colloca tra i talenti più promettenti della moda. Merito della sua collezione denominata “Lost Connections”, interamente plasmata nel rispetto del pianeta e delle persone: tutta la materia prima proviene da rotoli danneggiati e mercati di seconda mano, che si occupano di progetti umanitari.
Il progetto di Letizia prende ispirazione dalla vita frenetica che porta le persone ad alienarsi dai valori intrinsechi dell’uomo: la comunicazione verbale e la connessione con la natura.
Molti studi affermano quanto sia importante ristabilire questi due valori come cura dell’ansia attraverso il dialogo e la cooperazione. La cura è la condivisione. Questo messaggio si concretizza attraverso la ricostruzione di nuovi legami tra i tessuti, una accurata scelta di materia prima tessile e la rappresentazione di intrecci e ricami fatti a mano.
I capi e gli accessori in fresco di lana e cotone parlano di riciclo e sostenibilità grazie a patchwork di tessuti zerowaste e scarti di magazzino.
Il risultato è una collezione che rievoca il legame profondo tra uomo e natura con dettagli distintivi tra colori delicati, ricami a filo e tessuti grezzi. I capi sono impreziositi da bottoni fatti a mano realizzati con fiori essiccati. È stato curato l’aspetto modellistico, con l’intento di minimizzare lo spreco dei tessuti ed esaltare le strutture già esistenti.
Giuditta Rossi e la sua collezione “Esci dalla Comfort Zone”
Giuditta Rossi ha ricevuto il premio Special Mention “Best Sustainable is” con la sua collezione “Esci dalla Comfort Zone”, che pone in primo piano la volontà di cambiamento dell’uomo oltre i limiti imposti dalla società, una contrapposizione tra libertà e costrizione espressa attraverso l’alternanza di capi dai volumi morbidi e stretti corpini e imbracature.
Per le creazioni sono stati impiegati materiali sostenibili, innovativi e poi utilizzati in modo invertito rispetto all’uso comune: il Denim in cotone riciclato; il Twill, ricavato da scarti di produzione; il Panno Casentino; La Muskin, un’alternativa vegana alla pelle. I corpini inoltre sono stati realizzati con la tecnica del “Cuoietto Fiorentino”. La tintura dei tessuti è fatta tramite coloranti naturali: caffè, guado e curcuma.
Da qui nasce un racconto che vede sostenibilità e artigianalità protagoniste.