Una Scuola di Moda è valida se fornisce ai propri studenti gli strumenti giusti per essere appetibili nel mondo del lavoro. La creatività è l’indispensabile punto di partenza sulla quale costruire il futuro. Le idee e il talento tuttavia se non sono adeguatamente coltivati e veicolati verso un percorso ad hoc, non consentono di entrare nel mercato. Le competenze unite alla creatività sono il miglior biglietto da visita per chi vuole lavorare nella moda.
Alice Gronchi, ex studentessa dell’Istituto Modartech del corso Fashion Design, ha accettato di dare la sua testimonianza rispondendo ad alcune brevi domande che tratteggiano in sintesi il suo percorso.
1. Chi sei e cosa fai adesso?
Dopo aver lavorato per molti anni come PRODUCT MANAGER responsabile di linea presso l’azienda Sabatini SpA, e per un anno con la stessa qualifica per Peuterey Group, alla fine ho scelto di percorrere la strada della libera professione.
Oggi seguo la produzione di una linea di abbigliamento sportivo per un’azienda nel territorio.
2. Cosa ti ha portato verso Modartech e perché l’hai scelta?
Per prima cosa volevo ottenere un riconoscimento ufficiale presso un Istituto accreditato, poi ho scelto Modartech per entrare in contatto con realtà del territorio in cui vivo. Ho trovato queste caratteristiche, importanti per me, nella Scuola che ho scelto. Viceversa sarei stata costretta a trasferirmi a Firenze o fuori regione.
3. Cosa ti ha lasciato Modartech? Quali sono i valori che ti ha trasmesso che ti hanno maggiormente aiutato nel lavoro?
A differenza di altre scuole, che tendono ad essere molto più teoriche, ho apprezzato molto l’aspetto pratico della scuola e i suoi contenuti concreti. Un altro aspetto molto importante è che Modartech dedica un notevole impegno nel placement nel mondo del lavoro degli studenti dopo i corsi, attività che altre scuole talvolta trascurano.
4. Quanto è importante la Formazione per l’inserimento del mondo del lavoro?
É fondamentale, troppe persone hanno una considerazione “anni Ottanta” del settore della moda, un momento storico in cui chiunque si lanciava con improvvisazione e contando solo sulla creatività. Oggi il mondo del lavoro è cambiato e altamente competitivo, talvolta diffidente nei confronti degli stilisti.
Per essere professionisti validi occorre preparazione e serietà.