La fotografia di moda: Helmut Newton

Attraverso un intrigante excursus, Istituto Modartech vi porterà alla scoperta dei più celebri fotografi di moda del passato e del presente. Il primo di questi è l’irriverente Helmut Newton.

“Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia.” – Helmut Newton

Ci sono molti modi di fare moda: attraverso uno schizzo, confezionando un abito o un accessorio, anche semplicemente con un’immagine.
La fotografia nel mondo della moda è uno degli aspetti basilari per veicolare nel modo migliore un’idea o una visione, basti pensare agli shooting, agli editoriali, alle campagne pubblicitarie.

Un bravo fotografo di moda non deve semplicemente rendere meravigliosa la modella che ha davanti e quello che indossa. Deve prima di tutto capire la visione del designer e dello stylist e veicolare il messaggio al grande pubblico attraverso una fotografia.

Attraverso un intrigante excursus, Istituto Modartech vi porterà alla scoperta dei più celebri fotografi di moda del passato e del presente. Il primo di questi è l’irriverente Helmut Newton.

Nato Helmut Neustädter, Newton nasce a Berlino negli anni Venti e fin da piccolo si interessa alla fotografia, tanto che all’età di 12 anni acquista la sua prima macchina fotografica e a 16 inizia a lavorare con la fotografa tedesca Elsie Neulander Simon, meglio conosciuta come Ill deYva.

È solo dalla fine degli anni Cinquanta in poi che si dedica esclusivamente alla fotografia di moda, iniziando a lavorare come freelance per riviste come Playboy. Nel 1961 si stabilisce a Parigi e diventa fotografo di moda professionista.

Helmut Newton ha lavorato con i brand più famosi al mondo, come Chanel, Versace, Blumarine, Yves Saint Laurent, Dolce & Gabbana, e le sue foto sono apparse su numerose riviste di moda, tra cui Vogue, Harper’s Bazaar, Elle , GQ e Marie Claire.

Il lavoro di Newton si contraddistingue per l’erotismo patinato, a volte con tratti sado-masochistici e feticistici. La serie “Big Nudes” del 1980 segna la vetta del suo stile erotico-urbano e la sua carriera è costellata di molte onorificenze, tra cui il Grand Prix national de la photographie (Parigi, 1990) ed è insignito Cavaliere dell’Ordre des arts et des lettres.

A distanza di anni dalla sua scomparsa, il suo lascito continua a far parlar di sé, contraddistinto da una forte carica erotica ed un’esibizione irriverente, spasmodica ma mai volgare della nudità femminile.

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